Come mangiare (anzi, degustare!) la pizza napoletana

Stai pianificando un prossimo viaggio a Napoli?
Ottima idea.
Tra le tante buone ragioni per le quali vale la pena fare un salto nella capitale del Sud c’è la buona tavola. Un cultura culinaria sconfinata dove a farla da regina c’è Lei: la pizza napoletana.
pizza-napoletana
Ora puoi decidere di girare la città in lungo e largo e, quando stanco stremato, buttarti nella prima pizzeria che trovi a tiro, comunque con la buona probabilità di mangiare una discreta pizza.


Oppure puoi affidarti ai consigli di uno che di pizza se ne intende:
Luciano Pignataro, il critico enogastronomico de Il Mattino.

Io, da napoletano, trovo sempre i suoi pareri e punti di vista molto sensati e meritevoli di assaggio.

Innanzitutto se vuoi una grande pizza devi scegliere una grande pizzeria.

Pizzeria da Michele
L’ingresso, sempre affollato, della storica pizzeria Da Michele, nel cuore di Forcella.

Partenope te ne offrirà tante, Luciano te ne consiglia ben 80:
Guida definitiva alle 80 migliori pizzerie di Napoli e Campania

A questo punto parte il piacere di mangiare e gustare un’ottima pizza napoletana.
Per farlo segui
i 4 consigli su come si mangia la pizza napoletana.

1. prova prima la frittura
2. prova la marinara
3. prova la margherita
4. concediti la pizza “di fantasia”

Nel post sopra linkato viene descritto con dettaglio l’approccio ed il metodo di degustazione da utilizzare nei 4 step.

Tieni bene a mente che, come specificato da Pignataro, quando mangi una pizza a Napoli:
– la vera pizza è marinara o margherita, è lì che potrai misurare in modo chiaro e tangibile l’abilità del pizzaiolo.
– la vera pizza napoletana si scioglie in bocca, pomodoro ed impasto diventano una cosa al palato. Dimentica focacce ed impasti alti e croccanti. È così perché una buona pizza nasce da un impasto lavorato su farine selezionate e lasciato a lievitare per lunghi tempi (anche 48 ore!)
– la pizza napoletana si mangia calda… e subito! 😉